Breve cronistoria della linea ferroviaria  Verona - Caprino - Affi - Garda

L’idea di tale opera venne ad un gruppo di persone che si costituì in un comitato promotore il 28 maggio 1883. Ne facevano parte i sig. Giuseppe Poggi sindaco di Affi, Girolamo Giuliari Sindaco di Costernano, Francesco Mazzoni e gli Ingegneri Giovanni Battista Beccherle e Giuseppe Fraccaroli a questi ultimi venne affidata la stesura del progetto. Occorsero 3 anni per ottenere i vari permessi per la realizzazione dagli enti preposti ministero della guerra ministero dei lavori pubblici. Finalmente l’11 febbraio 1886 con reggio decreto n° 3762 veniva dato il via libera per l’esecuzione della linea ferroviaria tanto attesa; tale linea avrebbe infatti tolto dall’isolamento parecchi comuni montebaldini e portato progresso. È utile comunque ricordare l’aspetto militare che rivestiva questa opera. A Caprino esisteva infatti un presidio di alpini, e il confine con l’Austria si sa era vicinissimo ad Ala – Avio un afflusso quindi veloce di truppe da Verona militarizzata assieme ad altri fattori, come la fortificazione della zona di Rivoli scoraggiò sicuramente gli Austriaci ad attaccare in questa zona durante la Ia guerra mondiale. Cosa che invece avvenne nel vicentino con migliaia di morti. Torniamo comunque al 1886 e alla costituzione a Milano di una società per finanziare la costruzione della ferrovia. Era il 12 ottobre e fecero parte di questa società: il banchiere Alberto Vonwiler presidente, il sig. Achille Levi vicepresidente, Serafini consigliere delegato, Cesare Luzzati e l’ingegner Camis. I lavori veri e propri iniziarono nel 1887 dopo una aspra vertenza anche legale con il comune di Verona, che non voleva fosse costruita a Porta San Giorgio la stazione di partenza, ma un po’ più distante. Vinse la causa la società per la ferrovia e il comune di Verona nella persona del sindaco Tessari disertò per protesta la cerimonia d’inaugurazione, che avvenne a lavori ultimati in soli 2 anni, il 3 agosto 1889. Al viaggio inaugurale parteciparono un centinaio di persone; i componenti della società ferroviaria, vari onorevoli e i rappresentanti della stampa. I sindaci sarebbero saliti quando il convoglio transitava per i loro comuni, ad Avesa il sindaco avv. Segala aspettava il treno a bordo di un calesse con la figlia ma non salì a bordo, essendo lui anche assessore ai lavori pubblici del comune di Verona e quindi solidale con l’assenza del sindaco Tessari, a Quinzano salì il sindaco Peruisi, a Parona salì il sindaco Zorzi, a Negrar salì il sindaco nobile Sagramoso, a San Floriano salì il sindaco nobile Candiani di Marano, a San Pietro Incariano salì il sindaco Businelli, alla Sega salì il sindaco di Cavaion con il parroco don Bendinelli, ad Affi Sali il sindaco Giuseppe Poggi, a Costernano salì il parroco, a Caprino furono accolti dal sindaco nobile Candiani, fratello del sindaco di Marano.




Tratto dal libro UN VECCHIO TRENINO
LA FERROVIA VERONA - CAPRINO - GARDA”
si ringraziano gli autori per la gentile
concessione Giorgio Chiericato e Roberto Rigato.








Vaporiera anni 20


Vaporiera vista frontale

Vagone con terrazzini

Mappale della ferrovia

Uno degli ultimi convogli a vapore in
Valpolicella

Trasporto dei marmi verso la stazione
di Caprino

Motrice Breda alla stazione di Caprino
intorno al 1960


Automotrice ad accumulatori presso la
stazione di Garda verso il 1930

Stazione sul lungolago di Garda anni 50

Stazione di Bardolino

Stazione di affi


Automotrice Breda all’ingresso del ponte
sull’Adige di Ponton

Arrivo del treno a san Pietro in cariano

Stazione di San Floriano negli anni 20